lunedì 3 giugno 2019

Disturbi del linguaggio come riconoscerli


IL linguaggio è per l’uomo uno strumento fondamentale perché gli consente di interagire con il mondo e con gli altri. Molti di noi lo danno spesso per scontato, in realtà ci sono moltissime persone che si trovano a dover fronteggiare ostacoli importanti per riuscire ad esprimersi. Spesso i disturbi del linguaggio emergono già da piccolini o per problemi a livello genetico e neurologico, in questo caso si parla di disturbi del linguaggio primari, oppure i disturbi del linguaggio secondali, per lesioni, ritardi mentali più o meno gravi e traumi fisici che hanno compromesso proprio la parte del cervello che si occupa del linguaggio.



Per poter riconoscere un bambino con un disturbo del linguaggio primario non anora diagnosticato è importante avere una buona conoscenza di quelle che sono le fasi di evoluzione del linguaggio in base alle varie fasce di età, così da poter comprendere quando effettivamente ci si trova di fronte ad un vero e proprio ritardo nello sviluppo del linguaggio.

Esistono dei segnali che possono essere facilmente riconoscibili nei bambini molto piccoli, ma è sempre bene tenere presente che  ogni bambino ha bene o male i suoi tempi quindi per esempio non tutti dicono la prima parola ad un anni esatto.

Solitamente bisogna prestare attenzione alla lallazione, che comincia molto presto nei bambini, già se questa è assente ad un anno di età, qualcosa non quadra. Lessico scarso e conoscenza di un numero inferiore a 15 parole intorno ai 18 mesi e di 50 parole intorno ai 24 mesi. Scarsa capacità di formulare frasi complete.
La diagnosi di un disturbo del linguaggio viene solitamente fatta dopo aver accertato l’assenza di altre problematiche, come assenza di udito o altro. In tutti i casi è bene intervenire precocemente per limitare i danni e aiutarlo nell’apprendimento e nello sviluppo.
Le cause che implicano per un bambino u disturbo del linguaggio secondo i riceercatori sono imputabili ad un mix di fattori oltre che genetici anche ambientali, come possono essere l’assenza di stimoli adeguanti, traumi o altro.
Prima dei tre anni non è possibile fare una diagnosi precisa, ma è consigliato recarsi da uno specialista soprattutto se in presenza di casi in famiglia, o comunque per avere spunti o consigli.
Avere un disturbo del linguaggio può essere per  un bambino un vero limite, che inevitabilmente si ripercuote sulla propria capacità di interagire e relazionarsi oltre che sulle stesse capacità di apprendimento. Per questo è importante intervenire il prima possibile.


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