Tra i disturbi del linguaggio troviamo dislessia,
disgrafia, specifici come dell’articolazione, dell’eloquio, del linguaggio
espressivo e altri. IN questi casi la cosa più importante è intervenire
precocemente, in modo da attuare interventi e strategie specifiche per
garantire progressi e ridurre gli effetti del ritardo, che purtroppo influisce
sullo sviluppo emotivo del bambino e di conseguenza sul suo comportamento.
L’efficacia di un intervento precoce, per promuovere
progressi linguistici a breve termine e per ridurre gli effetti cumulativi del ritardo di linguaggio, che può influire,
e molto, sullo sviluppo emotivo e sul comportamento del bambino.
Così è necessario rivolgersi il prima possibile ad uno
specialista, il logopedista, che in base alla problematica e all’età del
definirà interventi mirati coinvolgendo anche la famiglia che avrà un ruolo
altrettanto importante per la buona riuscita dell’intervento.
Vengono scelte
strategie, contesto e strumenti spesso incentrati soprattutto sul gioco,
riproducendo situazione in cui le parole vengono utilizzate per stimolare il
piccolo. In base al tipo di disturbo si possono individuare interventi che
hanno varie forme, quelle centrate sul bambino secondo un approccio diretto o
di gruppo.
Vi starete chiedendo come il linguaggio sia collegato al
movimento e come lo sport possa essere un valido alleato dei bambini con disturbi
del linguaggio come dell’apprendimento.
Secondo gli studi è emerso che il cervelletto è la principale
area motoria coinvolta che regola l’equilibrio e l’apprendimento delle nostre capacità motorie. Coinvolgendo attività cognitive ben più complesse. Il
cervelletto è dunque responsabile nello sviluppo del linguaggio, in particolar
modo nell’articolazione delle abilità linguistiche, in quanto coinvolge il
tempo e la fluency. Possiamo quindi immaginare la connessione con il fenomeno
dislessia, del leggere, e dello scrivere.
Moltissimi sono i campioni che hanno fatto della loro
difficoltà il più grande pregio, proprio grazie allo sport sono riusciti ad
esprimersi e realizzare sogni iragiungibili. Pensate ad esempio a campione dei
pesi massimi Muhammad Alì, i grandissimi giocatori di basket come Michael Jordan.
Per questo
questi bambini in particolare hanno bisogno di essere inseriti in un contesto
sportivo che possa far emergere le loro capacità aiutandoli ad aumentare la
fiducia in se stessi e negli altri. Solitamente bambini che hanno una visione
del mondo molto diversa e che riescono a scorgere cose che spesso agli altri
sfuggono. Bambini e karate, o il judo e le arti marziali in genere sono un
connubio perfetto, indicati dagli esperti per bambini con disturbi del
linguaggio e disturbi dell’apprendimento.
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